Lesson 1, Topic 1
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Le 4 Tipologie di Ricalco

1.Ricalco Formale. Detto anche Rispecchiamento. Consiste nella riproduzione della comunicazione gestuale e nella postura. La raccomandazione è quella di non scimmiottare ed evitare quindi di risultare ridicoli o ambigui. Per un buona riuscita della tecnica, è bene riprodurre le mosse altrui nel 50-80% dei casi, non di più.

2.Ricalco Para verbale. Consiste nella riproduzione degli stili di conversazione e nel tono di voce. Anche qui il tasso di riproduzione non deve superare una certa soglia. Lo scopo però è diverso: non entrare in semplice sintonia con l’interlocutore ma “agganciarlo”, sintonizzarsi sulla sua stessa frequenza, per poi portarlo verso stati emotivi più congeniali ai nostri obiettivi. La conseguenza naturale di questa azione è il Ricalco Emotivo, ossia la riproduzione delle risposte emotive dell’interlocutore.

3.Ricalco Culturale. Si tratta di individuare e riprodurre il livello culturale dell’interlocutore. Ciò comprende il registro linguistico, la nozionistica (per quanto possibile), argomentazioni e idee. Si tratta della tecnica meno semplice da mettere in pratica: da un lato non è facile individuare in tempi brevi la statura culturale di una persona, dall’altro non è detto che l’interlocutore ne sappia meno di chi sta comunicando.

4.Ricalco Verbale. Simile a quello culturale, ma coinvolge esclusivamente il parlato a livello della sintassi, del lessico e della morfologia. Consiste molto banalmente nel replicare l’utilizzo di alcuni termini, di alcune forme verbali, degli intercalari e così via. Una sorta di imitazione vecchio stampo, ma ovviamente assai più discreta.

Ricalco non vuol dire invece ripetere gesti o parole dell’interlocutore scimmiottandolo. Vuol dire introdurre nella relazione con armonia elementi caratterizzanti il sistema rappresentazionale dell’interlocutore: linguaggio = verbale (visivo, auditivo, cinestesico), postura (non verbale), tono, frequenza, volume di voce (para verbale).

Ciò comporta entrare in empatia, in sintonia con l’altro che non ci percepirà più come diverso da sé, ma come simile a sé, abbassando le barriere difensive e le resistenze alla comunicazione e alla possibilità di cambiamento.

Ribadiamolo: ricalcare non vuol dire fare da specchio (mirroring), non vuol dire copiare, ripetere pedissequamente, vuol dire creare empatia, vuol dire entrare nell’esperienza altrui, delicatamente. Il ricalco può riguardare:

  • Ricalco del corpo (postura)
  • Ricalco di alcune parti del corpo (accavallare le gambe, posizione della testa)
  • Ricalco vocale (tono di voce, timbro, intonazione)
  • Ricalco verbale (predicati, parole)
  • Ricalco espressioni facciali
  • Ricalco dei gesti Ricalco del respiro