Lesson 1, Topic 1
In Progress

Perché la 3°S è importante per l’Industria Meccanica?

Sareste disposti a lavorare in un ambiente sporco, con presenza di olio, grasso, carta e polvere sul pavimento? Vi piacerebbe maneggiare oggetti unti, imbrattati e maleodoranti? Vi piacerebbe lavorare in un ambiente grigio, nero, con muri, banchi di lavoro e macchinari sporchi?

Scopo della 3°S è evitare che le persone possano lavorare in un ambiente di questo genere e creare le condizioni affinché il posto di lavoro sia sempre pulito e in ordine.

SEISO: Splendere – La 3°S consiste nell’individuare tutte le fonti di sporco e di contaminazione di un ambiente di lavoro per cercare di ridurle o, se possibile, eliminarle del tutto.

Se la fonte di sporco non si può eliminare del tutto perché è intrinseca al processo di lavorazione, bisognerà cercare di contenerla, il più possibile, per evitare che lo sporco si propaghi ovunque inquinando l’ambiente (es.: truciolo, liquido refrigerante, morchia etc.).

In questi casi, la fonte di sporco e di contaminazione può essere contenuta studiando dei ripari localizzati, che trattengono lo sporco alla fonte che lo genera.

Successivamente, occorrerà definire un sistema di convogliamento dello sporco in una zona di facile accesso per la sua rimozione, possibilmente all’esterno del macchinario, per impedire il fermo macchina per pulizia.

L’obiettivo è di poter lavorare in un ambiente pulito, bello da vedere e da gestire e, soprattutto, sicuro per chi ci lavora.

Le 5S permettono a chiunque di vedere, a colpo d’occhio, se le condizioni di lavoro sono normali o anormali, se le regole sono state definite e rispettate oppure no, a partire dalla pulizia.

Nell’immagine successiva sono riportati, a titolo d’esempio, modalità differenti nella sistemazione degli attrezzi per la pulizia.

Osservando queste immagini, come pensate possa essere un ambiente di lavoro dove, chi ci vive, è così attento alla sistemazione del materiale occorrente per la pulizia?

Sono in molti a sottovalutare l’importanza del metodo, nel definire i criteri per ottenere un ambiente pulito.

Lo scopo della 3°S è definire e implementare le regole, per evitare che si produca lo sporco. Se però, lo sporco è intrinseco al processi produttivo, si procede nel seguente modo:

  • Si intercettano tutte le fonti di sporco
  • Si listano e si catalogano per tipologia (truciolo, liquido refrigerante, olio, grasso etc.)
  • Si analizza la fonte di sporco per cercare di ridurla (agendo sui parametri macchina, sugli utensili, sulle attrezzature)
  • Se lo sporco è generato da perdite di liquido (ad esempio olio), si riparano e si aggiunge un’ispezione sugli standard di manutenzione
  • Se lo sporco è intrinseco alla lavorazione si studia una riparistica localizzata per contenerlo ed evitare che si propaghi
  • La riparistica dovrebbe anche prevedere un convogliamento dello sporco in una zona di facile accesso per la sua rimozione

Lo sporco, oltre ad imbrattare l’ambiente di lavoro, produce guasti e inceppamenti di natura tecnica, poiché si deposita sulle parti sensibili e delicate dei macchinari, limitandone il buon funzionamento.

L’analisi e lo studio delle fonti di sporco è la vera attività a valore della 3°S. Questa attività serve per la redazione successiva degli standard di ordine e pulizia del posto di lavoro e dell’ambiente.

Senza questa attività, lo standard di pulizia sarebbe equivalente a quello definito da un normale contratto, dato in appalto ad una impresa di pulizia esterna.

Per questa ragione è necessario intervenire con la “pulizia ispettiva” dei macchinari, cioè una pulizia che mira all’identificazione delle anomalie e delle fonti di sporco, per trovare successivamente delle soluzioni per il loro contenimento o eliminazione.

È importante far partecipare tutto il team al completo, comprese le persone degli uffici e il management, in modo da favorire il coinvolgimento e la generazione delle idee per la risoluzione delle problematiche.

Nelle immagini successive sono riportati alcuni esempi di aziende meccaniche di come questo step può ripristinare le condizioni di base dei mezzi e degli oggetti tecnici.

Lo presenza di sporco nei macchinari genera intasamenti nelle tubature, attrito nei servo-meccanismi e conseguenti fermi per guasto.

L’incidenza dello sporco sui macchinari è una delle principali cause di guasto ed incide in misura del 25%.

Per questa ragione è utile definire un piano di pulizia tecnica per evitare l’accumulo di sporco e contenere le fonti che lo producono.

Nell’immagine successiva, sono riportati altri esempi di ripristino delle condizioni di base ed eliminazione del degrado accelerato dei macchinari, in una azienda meccanica del settore motoristico.

Non si tratta solamente di effettuare la pulizia e la riverniciatura dei macchinari.

La 3°S permette di definire le regole per il mantenimento delle migliori condizioni dei macchinari, a garanzia del buon funzionamento degli stessi.

Nell’osservare le immagini e operando i dovuti confronti tra la situazione prima della 3°S e dopo, quasi si stenta a credere che si tratti degli stessi oggetti e degli stessi ambienti!

Le differenze sono sostanziali e, molto spesso, possono superare addirittura le condizioni di fornitura all’atto del loro acquisto, specie nel caso dei macchinari.

Questa attività di ricondizionamento viene chiamata, per l’appunto: eliminazione del degrado accelerato, essa riporta i macchinari in condizioni di degrado naturale, dettato solamente dal fattore tempo e dall’usura normale dei mezzi, non dal cattivo uso e dalla trascuratezza.

Gli effetti derivanti dall’applicazione della terza tappa step delle 5S sono piuttosto evidenti e tali da trasformare completamente un posto di lavoro.

Nell’immagine successiva è riportato un esempio fra molti di applicazione della 3°S in un ambiente di lavoro.

Si possono osservare una serie di oggetti appoggiati al guardrail che coprono, completamente, la visione dello stesso.

Nella foto a destra (dopo) si può notare l’effetto visibile dell’ordine ripristinato, del miglioramento della visibilità degli oggetti in uso e del pavimento pulito.

È superfluo sottolineare il miglioramento delle condizioni di sicurezza, dovuto alla sistemazione degli oggetti potenzialmente pericolanti, poiché appoggiati, e lo spostamento di tutto ciò che prima occupava il pavimento e che poteva determinare condizioni di possibile infortunio.

La pulizia dell’ambiente circostante può partire dal pavimento. La pulizia del pavimento è semplice da eseguire ed è molto utile per creare, in breve tempo, un ambiente confortevole e comodo.

Oltre al pavimento e ai macchinari, la pulizia andrò estesa a tutti gli oggetti presenti nell’area (scaffalature, armadi, tavoli etc.).

La pulizia rappresenta l’attività da intraprendere subito dopo l’eliminazione degli oggetti non necessari e la sistemazione di quelli necessari. Alcuni suggerimenti:

La pulizia quotidiana ha in sé anche l’attività di ispezione. Tramite la pulizia, anche un operatore inesperto può scoprire alcuni difetti che altrimenti non verrebbero notati.

Questo è il senso dell’attività di ispezionare tramite la pulizia. Le macchine sporche causano molti problemi e se sono sporche significa che non sono state pulite correttamente.

Se non sono state pulite, non sono state neppure ispezionate. Se non sono state ispezionate completamente i difetti, che causeranno problemi, sono ancora nascosti.

Nell’immagine successiva è riportato un esempio di standard di ordine e pulizia del posto di lavoro.