Perché la 1°S è Importante per l’Industria Meccanica?
Potreste lavorare in un ambiente disordinato con molti oggetti inutili sparsi ovunque? Riuscireste a non inciampare e a non farvi male?
Riuscireste a trovare tutto quello che vi serve ed averlo a portata di mano? Sarebbe possibile curare la qualità del vostro lavoro e dei prodotti? Vi sentireste motivati a lavorare in un ambiente così?
Questa 1°S è di fondamentale importanza perché, oltre a creare maggior spazio di lavoro attraverso l’eliminazione di molti oggetti inutili, mette le basi per la creazione di condizioni di lavoro migliori in termini di: ergonomia e sicurezza del personale dell’industria meccanica.
SEIRI: Separare – La 1°S consiste nel separare tutto ciò che è utile e strettamente necessario da ciò che non lo è.
In questa fase bisogna riuscire a vincere la tentazione di tenere ancora oggetti che non servono più ormai da tempo e sono tenuti in un angolo solamente a prendere polvere.
Oppure non vogliamo separarcene per timore che, un giorno o l’altro, possano tornarci utili.
A meno che non si tratti di una attrezzatura o di uno stampo per la ricambistica, che deve essere garantita legalmente, ha senso tenere un oggetto che non viene adoperato da più di uno/due anni?
Gli oggetti non necessari e non funzionali all’attività da compiere creano solo intralcio, disturbo, disordine e, di conseguenza, spreco di tempo e di risorse (muda).
L’accumulo compulsivo di oggetti inutili sottrae tempo ed energie per poter lavorare meglio, in modo più ordinato, ergonomico e sicuro.
Inevitabilmente, quando si dovrà decidere l’eliminazione di qualcosa, ci sarà sempre qualcuno che si opporrà.
Del resto, è comprensibile! Questo atteggiamento può anche essere avvalorato dal fatto che qualcuno, dopo essersi sbarazzato di un oggetto mai adoperato, ne avesse poi invece avuto bisogno.
Questo significa che bisogna definire bene i criteri per procedere all’eliminazione di un oggetto, come indicato nell’immagine seguente.
È bene sottolineare che, eliminare, non vuol sempre dire buttare via qualcosa ma, semplicemente, togliere l’oggetto da quel posto di lavoro.
Prima di eliminare qualsiasi cosa è opportuno valutare attentamente se, ad esempio, l’oggetto può essere utile ad un altro reparto o ad un’altra postazione di lavoro.
Gli oggetti di dubbia destinazione vengono identificati con un cartellino rosso (Akafuda in giapponese) e listati in un registro per non perderne traccia.
Per ogni oggetto listato, occorrerà valutare un possibile impiego diverso o decidere per la sua definitiva eliminazione, seguendo il percorso più conveniente per l’azienda (vendita ad un possibile acquirente, vendita come rottame etc.).
Nell’immagine in alto è riportato un esempio di area destinata al materiale separato con la 1°S. Tutti gli oggetti cartellinati verranno successivamente analizzati dal team.
Per effettuare l’attività di separazione e cartellinatura, il gruppo di lavoro dovrà essere composto da tutte le persone che possono dare un contributo a valore per questa operazione.
Normalmente, le persone coinvolte sono: l’operatore, l’attrezzista, il manutentore, il tecnologo, il referente della qualità e il responsabile dell’area.
La 1°S richiede un intervento intensivo del team nell’area scelta come cantiere pilota.
Il cartellino rosso, che accompagna tutti gli oggetti inutili, verrà tolto quando si sarà presa la decisione definitiva sulla loro destinazione finale.
Il programma 5S produce una serie di benefici che hanno un forte impatto su tutte le aziende meccaniche.
I benefici non sono semplici da misurare e contabilizzare a livello economico. Però il loro contributo è fuor di dubbio e anche in modo significativo, in termini di:
- Eliminazione di sprechi e inefficienze (muda)
- Miglioramento dell’ergonomia e della sicurezza
- Miglioramento dell’efficienza e della produttività
- Riduzione degli errori e dei difetti
- Riduzione dei costi
- Ottimizzazione dei flussi di lavoro
- Riduzione del Lead Time e del Tempo di attraversamento
- Standardizzazione dei processi
- Comunicazioni più efficaci
- Miglioramento del clima di lavoro e dell’ambiente