Il Linguaggio Verbale
È il più importante e diffuso tra tutti quelli usati dall’uomo. In particolare:
- È uno strumento importante, attraverso il quale possiamo comunicare qualsiasi tipo di messaggio, in una varietà multiforme di modalità espressive.
- È uno strumento economico in quanto, con pochi segni, si può dare origine ad un numero molto elevato di messaggi.
- È uno strumento aperto che si sviluppa costantemente, capace di rinnovarsi e adattarsi ad ogni nuova necessità comunicativa.
Il linguaggio verbale può essere arricchito, dai linguaggi non verbali. L’utilizzo di più forme di linguaggio aumenta la chiarezza di una comunicazione.
L’espressione verbale ha tutt’altro che soppiantato la forma gestuale che è parte integrante della facoltà del parlare.
Sarà capitato a tutti di dover comunicare con una persona che non parlava la nostra lingua, e di dover ricorrere prevalentemente e istintivamente ai gesti per comunicare e sforzarsi di farsi capire.
Esistono diverse modalità di linguaggio verbale:
- Linguaggio orale: nella storia dello sviluppo umano, il linguaggio orale, il racconto, la conversazione, la poesia e il canto, sono nati molto prima della lingua scritta.
Anche nei bambini possiamo osservare lo stesso modello di sviluppo del linguaggio: prima imparano ad ascoltare, poi a parlare, a cantare, a recitare filastrocche, fumetti, libri e, successivamente, imparano a leggere e scrivere.
- Linguaggio scritto: la forma scritta, rappresenta la vera evoluzione del linguaggio e possiede moltissime caratteristiche proprie del linguaggio parlato.
Lo scritto rimane e va decodificato per essere compreso. Lo scritto espone colui che lo produce e mette in evidenza il suo livello culturale.
Per questa ragione il linguaggio è importante e lo è anche la scelta dei termini e degli esempi che si adoperano.
Quando scriviamo, esprimiamo non solo la personalità dell’azienda, non solo quello che cerchiamo di dire, ma soprattutto il nostro grado di conoscenza di un dato argomento.
Accade spesso che, moltissime aziende, ignorando l’importanza di queste semplici regole comunicano un messaggio che non corrisponde al linguaggio dei loro clienti.
- Linguaggio comune: è il linguaggio, sia orale che scritto, prevalente in una determinata comunità di persone. Il linguaggio di ogni individuo cambia registro a seconda dell’interlocutore o degli interlocutori che ha di fronte, operando una sorta di adattamento al contesto.
- Il linguaggio privato e pubblico: Il linguaggio privato è meno attento alla correttezza delle forme grammaticali sintattiche, ma è molto più attento ai segnali non verbali di approvazione o disapprovazione dei propri interlocutori.
Quello pubblico, invece, è molto formale e impersonale, perché non è rivolto ad un target di persone specifico, e perché richiede un maggiore controllo lessicale e grammaticale.
Il noto psicologo sovietico, Lev Semënovič Vygotskij, sottolinea la differenza tra:
- Linguaggio privato: utilizzato normalmente nelle interazioni tra due o più individui, ad esempio con un collaboratore, un collega o il proprio responsabile o tra più persone di una cerchia ristretta come, familiari, amici, circoli privati o colleghi in genere.
- Linguaggio sociale: è quello utilizzato quando si comunica ad un gruppo di persone e in un contesto specifico, come ad esempio un’aula, una sala conferenze etc.
In questo caso il linguaggio è influenzato dalle convenzioni, dalle norme e consuetudini del luogo in cui ci si trova, dalle regole e persino dalla terminologia, specifica di un dato ambiente e contesto (aziendale, politico, religioso, scolastico etc.).
Il linguaggio verbale è più complesso ed efficiente, soprattutto per tre caratteristiche:
- Ci permette di spaziare tra diversi periodi temporali: attraverso l’uso delle parole possiamo comunicare di cose passate, presenti o future.
- Possiamo travalicare i limiti dello spazio, parlando di cose non materialmente presenti.
- Ci permette di comunicare sulle astrazioni, categorie del pensiero alle quali non corrispondono oggetti fisici (es. amore, amicizia, filosofia, ecc.), oggettivazioni.